giovedì 16 giugno 2011

Notturno - racconto breve erotico

Lui si sveglia. È notte fonda e nella stanza l’unico suono è il respiro di lei. Il suo corpo irradia un tepore soffice. La sua pelle emana un tenue profumo. È persa nei suo sogni e lui la ama. L’uomo muove titubante una mano verso di lei. È pervaso da pensieri strani, mentre il sangue gli si rimescola eccitante nelle vene. Lei è sua. La sente sua. E ora la desidera. Il suo respiro accelera, mentre il cuore comincia a martellargli nel petto. Le dita piano si avvicinano alla spalla di lei, che indossa una canottiera leggera di seta. Le dita sfiorano finalmente la pelle calda, che ha un piccolo fremito involontario. Chissà come si è tradotto nel suo mondo onirico questo gesto? 

Le dita accarezzano avide la forma sferica della spalla. Lei sospira e gira la testa dall’altra parte, lontano da lui, offrendo inconsapevolmente la nuca a quella segreta carezza. Le emozioni di lui crescono quando le dita sfiorano la spallina ricamata e piano la superano facendosi strada fino alla base del collo. Si avvicina col resto del corpo. Non la tocca ancora ma gode del suo calore. Le dita ora si fanno audaci. Scendono piano sfiorando la seta e la pelle e si insinuano sotto al tessuto. Sentono seta sopra e seta sotto di loro. La schiena si offre nella sua voluttuosità a quelle dita che ora avide l’accarezzano scorrendo lungo i fianchi. Lei si gira supina ma non si sveglia. Il gioco si sta facendo sempre più emozionante. L’eccitazione sta prendendo i sopravvento e lui già immagina momenti di godimento profondo. Per entrambe. Si spinge oltre lui, forse troppo. Le dita quasi animate da volontà propria si insinuano più sotto. Sfiorano punti che la veglia di lei tiene proibiti. Superano il monte di Venere e poi scendono ancora. Scostando le mutandine lui la accarezza. Insinua le dita, tocca, lei si bagna. E geme leggermente nel suo sogno. Lui è davvero eccitato. Le si accosta e inizia a baciarle il collo. Lei si muove. Lui continua. Lei apre gli occhi. Lui continua. Lei fatica ad uscire dal torpore. Lui continua. Lei si volta. Lui continua e le sorride. Lei gli dà uno schiaffo. “Ma che cazzo stai facendo!?” dice “Dormi, cretino!”.

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un racconto breve di AGO

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14 commenti:

  1. Ma che schiaffo? Questa è pazza!

    Molto bello, amo come descrivi certi momenti e certe parti del corpo, racconti tutto e lo rendi reale attraverso la descrizione dei 5 sensi. Bello ed eccitante! A parte il finale della frigida XD

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  2. Il racconto è molto ben descritto..anche eccitante..ma il finale...noooooo...mi ha raffreddata...peccato....

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    1. Grazie Maria, è la vita a essere una doccia fredda!

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  3. come una donna ti smonta in 2 secondi :)

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  4. Non mi aspettavo un finale simile!!! :((((((((((((( poverooo

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  5. NOOOOOOO... ahahahah :')

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  6. E successo anche a me purtroppo!
    Ago sei grande!!!

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  7. L'jho riletto proprio ora,è uno dei racconti erotici più belli (e perchè no veritieri,può succede a chiunque) e preferiti dal sottoscritto.

    Magari mi avesse detto "cretino"
    a me una volta mi ha detto
    "non sono la tua puttana"
    .....:-)

    Cioè la trattavo come una regina...
    bah....................
    Se esiste un Dio AGO,se esiste un Dio...

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    1. Se esistesse un Dio, avrebbe un pessimo senso dell'umorismo

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