venerdì 17 febbraio 2012

Paintress - racconto breve


La mia vita. Palla e pennello. Femmina e Maschio. Yin e Yang. Ecco tutto.
Ricevo, alzo, schiaccio. Guardo, elaboro, dipingo. Il resto sono intermezzi. Il resto sono vecchi riff di chitarra distorta in sottofondo. E amori sbagliati. Ma tutto questo fa sostanza. Crea le basi.
La mia fanciullezza fu libera, non proprio gagliarda. La vita fuori dal mostro tentacolare cittadino aveva un sapore di campi di grano, gessi colorati e fumi neri.
Le ciminiere sbuffavano qua e là. Il fumo saliva verso il cielo come moderne offerte a moderni dei. Non si contentano più quei bastardi di grasso di capra o colombe, ma sniffano le fatiche umane, i sogni e le speranze infrante, come i bambini di strada ucraini fanno coi barattoli di colla. Per sballarsi. Inutilmente.
Il mondo mi girava intorno. Io ignara assorbivo informazioni, mode, usanze. Poi l’adolescenza. Che periodo! Le scoperte, gli amori. I loro corpi e il mio.
La scuola. Evoluzione e rivoluzione. La matita in mano per raggiungere l’obiettivo. Mi capite? Comunicare. Ammaliare. Corrompere. Insomma: pubblicità.
Nel frattempo lo sport. L’odore del linoleum. Lo scricchiolio delle scarpe. Salti, sudore. Lacrime a volte. Mi faceva un baffo quella zoccola di Mimì. Sarà anche stata lei a darmi quell’ispirazione, quel sogno. Ad infondermi quel coraggio. Forse. Ma andiamo, si tratta pur sempre di un cartone. Giapponese per giunta. Però ammetto che le passioni respirate da bambina sono rimaste dentro.
Poi l’incidente. Le ginocchia che mi hanno salutato. Ciao, ciao. Stronze. Le rotule come dischi volanti e tanti saluti alla carriera agonistica. E allora giù la testa sui colori.
L’amore e la famiglia? Discorso a parte. Loro ci sono sempre. Qui accanto e nel mio cuore. Ma io, tela e pennelli balliamo soli.
Cosa dire ancora? Quel che faccio parla di me. Di ciò che vedo. Di come lo vedo. I colori sono i miei fonemi. Il gesto è il mio linguaggio.
Guardate come trasmetto sulla tela bianca il mio sentimento.
Volete giudicarmi?
Fatelo.

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un racconto breve di AGO

5 commenti:

  1. thanks..
    I working of my site...
    Ema

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Wonderful!
    I'm sure it will be a great job.
    Meanwhile, please send me pictures of your las jobs.

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  4. Ricco di significato questo racconto,difatti la pittura ha il privilegio di avere un posto di primo piano su tutte le arti (che siano quadri e non),si dipinge con il cervello ma sopratutto con il cuore

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    1. Ispirato da un'amica che nei suoi quadri il cuore ce lo mette tutto!

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