sabato 2 marzo 2013

Sandalo e frutta - racconto breve erotico


La fine di una giornata di lavoro. Ho i coglioni che mi arrivano a terra.
Però so come ritemprarmi. Apro l’acqua calda mentre mi levo i vestiti. Il vapore invade il bagno infondendo calore all’ambiente.
Entro sotto il getto caldo. Il bagno schiuma al sandalo e lo shampoo alla frutta mi danno un’energia nuova, rilassandomi contemporaneamente.

Ora non mi importa di altro. Non mi interessa il viaggio che compie il gas dalle lontane miniere siberiane, per poi arrivare fin qui. Non mi importa della fatica dei minatori, sporchi per sempre di polvere di carbone. Né mi importa di tutto il lavoro fatto per disinfettare e pulire l’acqua.
Sono qui solo per me.
Mani. Improvvisamente.
Sulla schiena, scendono. Poi mi avvolgono sulla pancia e salgono al petto. Una carezza fuggente sui capezzoli che si induriscono.
Il suo corpo si stringe al mio. I seni mi premono sulla schiena. Con le natiche sento l’incavo del suo ventre.
Il sangue comincia a confluire giù. Lei lo sa e va proprio ad accarezzarmi l’inguine. E dio buono, anche il cazzo, che in un attimo è duro da far male.
Continua per un po’. Stuzzicandomi. Provocandomi.
Le sue mani poi mi fanno voltare. Anche lei si volta e si piega appena, porgendomi la fica bagnata dall’acqua. E non solo. Preme il sedere contro di me. Una gatta.
Si volta di tre quarti. Con lo sguardo mi parla. Col suo sguardo mi rapisce. Ancora una volta io mi lascio rapire.
Sento una piccola dolce resistenza quando la penetro. Inizio a muovermi lentamente. Questa volta sono le mie mani ad accarezzare il suo corpo. Dalle spalle ai fianchi, dai seni alla pancia piatta. Il monte di Venere e poi ancora i fianchi, dove mi aggrappo per aumentare il movimento. Affondo sempre più in lei.
La sento gemere. Mi sento maschio. Mi sento uomo. Mi sembra di possederla in tutte le sfumature di significato.
Ecco che gode. La vagina si stringe sul mio cazzo mentre spingo.
Appena un attimo prima del mio orgasmo lei si sposta.
Lo sperma cade e si fa trascinare via dall’acqua. Nello scarico e poi nelle fogne.
Osservo il gorgo rapitore mentre lei si lava. I capelli e il corpo. Sandalo e frutta.
Ancora una volta si è solo presa ciò che voleva.

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8 commenti:

  1. ancora una volta, e succederà di nuovo, che demoni sono.

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  2. molto, molto bravo. sembra di essere dentro la doccia. sei stato capace di scrivere un racconto eccitante ma, sopratutto,ad esprimere la sensazione dei corpi fradici di acqua e bagnati di piacere.
    bravissimo cazzo

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  3. Bel racconto breve che contrappone all'idea dell'uomo maschio che si crede cacciatore, una donna che in realtà lo usa. Sembra che l'amplesso, più che un atto di amore o di piacere... sia alla fine un'appendice dalla giornata lavorativa dell'uomo.

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  4. Sentirsi così non è affatto piacevole...

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  5. Ennesimo buon racconto erotico in cui il buon AGO non manca di far eccitare e stupire il lettore,qui in più con una morale finale e cioè:

    "Che le donne si prendono tutto e quando vogliono" frase non mia ma scritta proprio da te AGO come ci siamo già scritti precedentemente,frase talmente vera,maledettamente giusta,cosa comunque saputa e risaputa.
    Analizzando il rapporto sessuale lo possiamo intraprendere come un pretesto?
    Io direi di si...
    Si perchè in fondo la cosa è finalizzata perchè la "donna" in questione ha bisogno non di te ma...di qualcosa da te!
    Esperienza vissuta da me!

    Ti riporto un suo dialogo:
    "hai visto come è stato bello stanotte...amore sai...io avrei bisogno di un paio di scarpe...amore queste che ho...ieri in quel negozio al centro.."

    E io per amore,per darle il meglio per trattarla come una principessa...a comprare ste scarpe di merda (e nonostante il periodo di magra economico)
    E arrivando la sera che la desideravo,passionale e innamorato come ero,il rapporto sessuale...
    c'era eccome,eccome se non c'era:
    La pigliavo in culo
    Scusa,per l'espressione dura e villana ma è per rendere meglio il concetto,giusto per dirti di quanto è scientificamente provato che una donna una volta che ottenuto quello che voleva,poi distinti saluti e ciao ciao.



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    1. In fondo ognuno si prendeva ciò che voleva. Solo che lei lo sapeva già prima...

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    2. se tu sei coglione morto di figa non è colpa sua, poiché tu sei uno scemo di merda e intelligentemente ti ha usato perché non sapeva che altro fare di te. Distinti saluti e impara a scopare meglio.

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