lunedì 22 ottobre 2012

Condanne eterne - racconto breve


Vieni Raamiel, corri. Hanno combinato un casino!
Cosa c’è Tamiel? Non posso stare molto lontano dal mio posto. Sono di turno.
Lo so. Però guarda laggiù. Caspita. È veramente incazzato!
Raamiel lanciò uno sguardo oltre le dimensioni fino a giungere al Giardino.
Una donna nuda, si stava coprendo il pube con una mano mentre con l’altra si faceva maschera degli occhi. Inondato di lacrime il volto era atteggiato ad un pianto disperato. Smorfia teatrale.
Accanto a lei l’uomo teneva le mani giunte e il capo chino. In ginocchio. Anche dai suoi occhi sgorgavano abbondanti lacrime.

lunedì 15 ottobre 2012