mercoledì 30 novembre 2011

lunedì 28 novembre 2011

La verità - racconto breve


Se questo fosse un normale racconto, lui guarderebbe lei sospirando. Appoggerebbe i gomiti al tavolino, la testa sulle mani e trarrebbe lunghi sospiri. Noterebbe le fioche luci che la illuminano a tratti. A volte gli occhi. Splendenti. A volte i seni convinti. I capelli d’oro ramato. Mossi. Lui penserebbe: è la anche questa sera. Non lo sa ma è lì per me.

Se questo fosse un normale racconto, lei starebbe seduta sullo sgabello, appoggiata al bancone. Girerebbe con studiata lentezza l’oliva nel Martini. Senza berlo. Non ancora. Penserebbe compiaciuta alle sere che ha passato solitaria. Allo sguardo di lui che più di una volta si è trovata appiccicata addosso e che lui ha distolto quasi imbarazzato. Penserebbe ai gesti. Sempre gli stessi. I vestiti no. Ogni sera diversi, sempre più ammiccanti. Lei avrebbe rispettato un codice di seduzione, che lui avrebbe inconsciamente interpretato e seguito.

giovedì 24 novembre 2011

Nebbie - poesia


Nelle nostre nebbie può capitare
di smarrir la via ma non c’è guida
che possa farci riveder le stelle.

martedì 22 novembre 2011

Il relitto - racconto di fantascienza

Il relitto rolla lento, trascinato da invisibili correnti. Il nulla intorno. Sulla fiancata che vediamo per prima non c’è niente di insolito. Tranne l’assenza di luci. Incontrare il cadavere di una nave, al buio, in mezzo al niente, mi ha sempre provocato un brivido. Non credo che mi ci abituerò mai.
Fred, il capitano, vuole circumnavigare il relitto da tutti i lati. Sulla fiancata opposta troviamo il danno. Un’enorme falla si apre nello scafo. Bocca spalancata. Urlo muto nel vuoto sordo. L’intera nave sembra un viso contratto dal dolore, morto nell’istante della suprema agonia. Morto nello spazio.
Il nostro lavoro è semplice. Noi recuperiamo. Le navi, i loro carichi. Qualche cadavere. Talvolta.

lunedì 14 novembre 2011

venerdì 11 novembre 2011

Il Re - favola

Un serpente abitava nel deserto. Preso da una strana boria, decise di diventarne il re. Uno per uno inseguì e divorò i serpenti suoi simili. Tra questi c’erano anche i suoi figli, alcuni dei quali riuscirono a fuggire. Anche la sua compagna fu vittima di questa sfrenata ambizione.

lunedì 7 novembre 2011

Un passo - racconto breve d'amore

Un passo. Un altro passo. Asfalto.
Un passo. Ancora. Pozzanghere unte. Merde di cane. Sono in città.
Un passo. Quanti con queste scarpe? Consumato il cuoio della suola. Consumato.
Il grigio intorno. Fauci voraci e luci al neon. Colori tristi. Lavati da una pioggia triste.
Il sole che era mio, ora tramonta solitario oltre le cime dei palazzi. Una volta il suo letto era il mare, e le montagne. Ora le nuvole di smog lo fanno smarrire. I cavalli sono morti. I cani fuggiti. Nessuno più ricorda la strada. È un miracolo che lui continui a sorgere e tramontare. Un miracolo inutile.
Un passo. Un altro passo. Non conosco la direzione, ma procedo. Un giorno la strada finirà, spero. La strada finirà davanti alla soglia della tua dimora. Io busserò, sperando che tu mi lascerai entrare.