Varcando il portone dell’antico palazzo Manlio Dellastiara fu accecato dai
raggi del primo sole riflessi sui vetri dell’altrettanto antico palazzo di
fronte.
Dopo tanta oscurità, tanto bagliore dovrà pur dire qualcosa, pensò il
tenente con le spalle curve sotto il peso di quello che riteneva comunque un
fallimento.
Sentiva su di sé la responsabilità di tutte quelle morti, che poi si erano
rivelate inutili. Sentiva su di sé il peso della morte del buon sacerdote, che
aveva prelevato quasi a forza dalle braccia della solerte Perpetua di turno,
per affrontare lo sconosciuto pericolo che aveva lasciato laggiù, nel ventre
misterioso della città.
Sntiva su di sé anche il peso del corpo del povero Endi. Quello però era
un peso fisico, caldo. Lo stava portando fuori a braccio da quell’incubo.
Il tenente lo aveva coperto alla meglio con la tonaca del prete, giusto per
non fargli avvertire il freddo di quel mattino di primavera. Per proteggerlo, insomma,
e in qualche modo tentare di fargli dimenticare il dolore vissuto.
Appena discesi i pochi gradini del palazzo, Manlio depose con delicatezza
Endi a terra, appoggiandogli il capo contro il muro, con la sua giacca
sgualcita a mo’ di cuscino. Endi stentava a riprendere conoscenza. Qua e là la
tonaca si era macchiata del sangue non ancora coagulato, che colava dalle
numerose ferite.
Povero Endi, pensò Manlio, povero amico mio. Anche tu sei stato coinvolto
in questo casino per colpa mia. Non so come rimediare.
Manlio si frugò nelle tasche, senza trovare il telefono che cercava. Chissà
dove l’aveva abbandonato. Dopo essersi assicurato che Endi fosse comodo, si
alzò e si diresse alla porta della custode del palazzo, a cui bussò con
indisponente violenza.
La voce assonnata e ciabattante della donna chiese chi fosse.
Sora Margherì sono Dellastiara, del quinto piano. Ho un’urgenza. Mi apra per favore.
Rumore di chiavi. Tintinnante rivoluzione nella toppa. Catenacci e blocchi
sbloccati. Poi la visione del vecchio volto della vecchia signora.
Me dica dottò. disse gracchiante la Signora Margherita.
Devo fare una telefonata urgente ma non ho il cellulare con me. Devo
chiamare in Centrale.
Se la donna fosse rimasta impressionata dal tono grave del tenente, non lo
diede a vedere. Solo si fece da parte per permettere a Manlio di entrare. Lui
sapeva già dove fosse il telefono, perché era entrato in guardianìa diverse
volte prima dell’avvento dei cellulari.
Cercando di non farsi sentire dalla pettegola donna, Dellastiara chiese
l’invio di rinforzi e di un paio di inutili ambulanze.
Signora le chiedo un’altra cortesia. Mi prepari un caffè bello forte, per
piacere.
Poi Manlio uscì, sedendosi acanto all’amico, che sembrava riposare immerso
in un sogno reso un po’ più
tranquillo dall’aria fresca e dal normale rumore della città che si stava risvegliando.
Dopo pochi minuti la sora Margherita usci con un piccolo vassoio, con due
tazzine di caffè, la piccola moka ancora ribollente e la zuccheriera. Manlio
cercò di svegliare Endi, che in realtà tornò cosciente solo grazie a quel nero
caldo profumo. Dellastiara mescolò diligentemente il caffè nella moka, prima di
versarlo nelle tazze.
Tenente? Ma cosa è successo? Ora che si rendeva conto veramente della fine
dell’incubo, Endi non aveva voce per parlarne.
Tranquillo Endi, è tutto finito ora. Bevi, rispose Manlio, porgendo a Endi
la tazzina. Anche se Endi preferiva il caffè amaro, Manlio insistette per due
cucchiaini abbondanti di zucchero, che aveva bisogno di forze.
Lì seduto sul portico di casa, al sicuro dal pericolo immediato, ma con la
coscienza che niente potrà più essere come prima, Manlio Dellastiara cominciò a
raccontare ad Endi cos’era accaduto nel buio. Laggiù sotto terra.
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un racconto breve noir di Ago
Che notte...altro che vodka e red bull.
RispondiEliminaBel rientro, dall'odore della ruggine delle catene a quelle del caffè.
E ora?
un po' di attesa e poi... qualche rivelazione!
Eliminadaje, Manlio, raccontaci che è successo laggiù!
RispondiEliminaeh, eh, eh!
EliminaNon vale però! ;) adesso sono troppo curiosa!
RispondiEliminaMi piace molto il tuo modo di scrivere e usi dei termini bellissimi, mi affascinano molto!
A presto ... Dream Teller ^^
Grazie mille Dream Teller! Teniamoci in contatto!!
EliminaBella sorpresa, arrivando da 'L'antro della strega'
RispondiEliminaAdoro i racconti brevi, o a puntate.
Cristiana
Abbiamo una strana amica in comune allora! Benvenuta nel mio mondo!
EliminaAffascinante e molto coinvolgente, AGO, il tuo modo di raccontare così accattivante e "dannatamente underground", che riconduce, in versione moderna, alla migliore tradizione noir.
RispondiEliminaC'è in questo tuo racconto, (che pure, lo confesso ahimè non ho letto dall'inizio, che di tempo ne ho davvero poco, e stamani sto cercando di rimediare, almeno con qualche commento) la trama di un film, e lo immagino come un prodotto indipendente (non legato alle grandi case cinematografiche) e attori non troppo famosi, proprio per preservarne la freschezza, l'ironia, e l'originalità.
Blogosphere è un luogo di grandi meraviglie e di fantastici incontri: ne sono sempre più convinta
Buon fine settimana, AGO :)
Le tue parole mi fanno sempre un immenso piacere. Il tempo tiranno ci concede ben poco... però quando terminerò questo pasticciaccio noir/pulp/horror/underground voglio conoscere la tua opinione!
EliminaCaro Ago dato che non entravo da tempo nel blog,per rinfrescarmi la memoria ho dovuto rileggere gli ultimi capitoli per poi accedere e leggere questo tuo ultimo capitolo rilasciato!L'ho letto ma ti confesso che son rimasto un pò confuso..nel penultimo capitolo "L'incontro" c'era in atto uno scontro tra Manlio insieme a Don Nicola contro l'oscura figura...uno scontro su cui dipendeva anche la vita di Endi. Leggendo questo capitolo,si intuisce che lo scontro in questione ha avuto buon esito...magari con le dovute conseguenze,come ad esempio la morte del parroco!Ecco appunto c'è un salto temporale a mio avviso inspiegabile!AGO ciò sarà spiegato nel prossimo capitolo?Sono proprio curioso di sapere!Analizzando il capitolo in breve non posso che rinnovarti i miei complimenti per la storia intrigante e ben sviluppata che stai creando,ogni capitolo è un tassello di un puzzle che si aggiunge...anche se devo ammettere che questo capitolo si è spinto più in là del previsto e mi piacerebbe approfondire
RispondiEliminaÈ mia volontà creare questo straniamento! Un montaggio alla Pulp Fiction...
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