lunedì 26 marzo 2012

Discussione - racconto breve


Lei si avvicinò. Negli occhi il desiderio. E il perdono, forse. Io rimasi sulle mie posizioni. Non potevo cedere. Non volevo.
Andammo a letto. Io mi girai sul fianco. Verso il muro. Non verso di lei. E spensi la luce.
Ma le sue mani si insinuarono. Sotto la maglietta. Sul mio petto.
Lei si avvicinò. Il suo calore intenso. Il suo profumo. Mi invasero. Mi girò piano e salì su di me. Non mi ci volle molto, per capire le sue intenzioni. Ma non cederò! Pensai. La odio. Devo odiarla. Mi ha fatto soffrire troppo. Mi ha portato al di là dei limiti.

Mi baciò, intanto. Le sue labbra si posarono molli e profumate sulle mie. Sul mio collo. Sui miei occhi.
È una stronza, disse il cervello. Scansala! Alzati e vai di là. Sicuramente in tv c’è qualcosa di interessante e se anche non ci fosse non importa. Stalle lontano.
Le gambe seguaci del cervello rimasero rigide, indifferenti. Le mani seguaci del cervello restarono inerte lungo i fianchi.
Si scopa! gridò il cazzo da laggiù. Con un coro da stadio dei suoi due amici. Animalesco. Sincero.
Gli occhi impotenti immersi in quel buio amniotico cedettero il passo al naso. E alla bocca, che non potevano evitare. Assaporavano profumi. Gustavano sapori. I capelli. La pelle. Le lacrime salate che cadendo lungo le sue guance si mescolavano alle mie.
Ma tu guarda questa! Protestò il cervello. Come si permette di fare così?! Dopo giorni e notti passati a lottare, menando parole e botte, crede di poter risolvere tutto in questo modo?
Plausi arrivarono al grande cervello da mani e piedi. Anche qualche metro di intestino fu d’accordo.
Sarà come al solito un piccolo intermezzo tra questa litigata e la prossima. Continuò, orgoglioso del consenso riscosso. E ogni volta sarà peggio. Ogni volta si forma una crepa. Prima o poi il vaso si romperà.
Rimaniamole indifferenti, dunque. Compiamo il nostro dovere in casa. Diventiamo colleghi coniugi e tutto andrà bene. Ognuno avrà il suo ruolo e le sue mansioni. Tutto sarà organizzato e funzionante.
Ma poi, dopo qualche attimo di rigida e razionale indifferenza, si alzò un suono. Profondo e penetrante.
Le mani ignorando il cervello si spostarono sul suo corpo. Morbido, dissero. Caldo, sussurrarono. Bello.
Le gambe ignorarono il cervello. Si mossero piano, intrecciandosi alle sue.
Il cazzo ignaro dell’esistenza del cervello la sentì vicina. Non conoscendo ragioni, si tese. Latrò la sua voglia.
Il naso avvertì il profumo dei suoi capelli. Le labbra risposero timide ai suoi baci.
Ve ne pentirete! Disse il cervello sempre più imbronciato. Le mani cominciarono a dire la loro. Il naso inebriato lanciava segnali nel chiacchiericcio generale. Il cazzo si agitava come una bestia nella gabbia. Mille voci si confusero. Sovrapponendosi e annullandosi.
I suoi baci, le sue carezze il suo calore aggiunse confusione alla cacofonia generale.
La musica che tutto pervadeva tacque. Al suo posto una voce.
Noi l’amiamo, disse il cuore.
Tutti, perfino il freddo cervello, assentirono.

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12 commenti:

  1. Bellissima! Complimenti davvero!

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  2. Gazie mille. Soprattutto è vera...

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  3. Davvero bello.. Ti faccio i miei complimenti!

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    1. Ti ringrazio. Avvincente anche il primo capitolo del tuo romanzo. Lo leggerò!

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  4. complimenti.davvero bravo.

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  5. Scritto davvero benissimo, con accuratezza poetica. Per il resto, ti rispondo di là da endi ;)

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    1. Mi lusingano i tuoi commenti. Vado subito a leggere da Endi.
      Scusa se non posto spesso sul tuo blog ma ho sempre l'impressione di muovermi con l'eleganza di un elefante in una cristalleria...

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  6. BELLISSIMO E INTENSO QUESTO RACCONTO!!!!
    L'ho scritto a parole cubitali per rendere l'idea di quanto mi è piaciuto
    Il corpo caldo di una donna è una..anzi la cosa più bella che esiste in natura,ma come tutte le cose belle hanno la loro fregatura.
    Di chiara matrice autobiografica che ho intuito non solo dal racconto ma anche da un commento sopra.
    Si,le donne hanno questo potere,e quasi impossibile restarne indifferenti e la donna "furbamente" lo sa.
    Quell'atto d'amore (possiamo chiamarlo cosi?) una piacevole parentesi,per poi....
    Sarebbe perfetto se fosse sempre cosi.
    E ti dico anche questo e che sicuramente condividerai:
    E se dopo una discussione è al contrario l'uomo a cercare il contatto fisico con la propria donna?
    Questa è capace o di mandarti a fanculo,o ti dice che vuole dormire,o nella peggiori delle ipotesi si ritorna alla "discussione".

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    1. e io con umiltà ti ringrazio.
      Lei è stupenda e terribile. Il mio cuore non vuole capirlo.

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  7. Anche la mia ex fidanzata era cosi,passavo dalla dolcezza alla crudeltà cosi repentinamente (anche senza accorgermene).
    E sapessi quanti lacrime AMARE.
    In fondo è anche colpa mia,gli davo TUTTO e TANTO anche quando il cervello mi dice "NO che cazzo stai facendo"
    Odio citare la canzone Teorema ma ha Ferradini non ha tutti i torti.
    L'ultima parte della canzone è stata scritta solo per dare "speranza" a gente come noi,per non rendere la canzone troppo cruda.

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  8. all'inizio post erroneamente ho scritto "passavo" ma dovevo scrivere "passava",comunque si capiva...

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