Rientra a
casa Carlo, dai. Non volevi preparare una romantica cenetta per la tua dolce
mogliettina? Quanto ami Angela, eh Carlo? Quanto le hai sacrificato della tua
vita, sull’altare di quello strano dio che chiami Amore?
Anche oggi
nonostante la follia del lavoro, le fatiche e lo stress, ti sei ritagliato mezza
giornata di permesso tra le maledizioni del tuo capo, solo per tornare a casa
prima e cucinare per lei. Magari per portarla al cinema. E poi? La notte è
giovane, si sa.
Hai aperto
l’uscio e hai gettato giacca e valigetta sul divano, mentre con l’altra mano
hai allentato il nodo della cravatta, In quel turbinio di movimenti, l’occhio
ha colto un particolare insolito nell’ampio salotto. Un libro, o qualcosa di
simile, abbandonato sul tavolo da pranzo. Quello buono, da usare per le cene
importanti. Come stasera.
Strano che
Angela abbia lasciato qualcosa in giro. Non pensarci ora. Cucina, lavati e poi
quando apparecchierai, sistemerai anche quello.
Complimenti
Carlo! Il carrè di agnello non è una cosa facile. Con contorno di patate e
salsa di mirtilli. Sei ambizioso vedo. Ma per lei fai i salti mortali. L’hai
abituata bene, la tua Angela. E il dessert? Hai comprato dei dolci alla
pasticceria siciliana? Sei un genio!
Ora inforna,
sbrigati, e via sotto la doccia. Per fortuna Angela ha avuto proprio oggi una
riunione improvvisa, che capita un po’ spesso ultimamente ma d’altra parte è
una donna in carriera.
Carlo sei
proprio un bell’uomo, lasciatelo dire. Hai un corpo tonico e ben modellato, una
leggera abbronzata e quei peli neri che sanno di maschio italico, senza
eccedere. Poi quel filo di pancetta che fa tanto benessere. Ti mantieni in
forma. Bravo!
Con
l’asciugamano intorno ai fianchi e i capelli ancora umidi dove vai? In
soggiorno? Ti è venuto in mente quel libretto abbandonato? Ma non è un
libretto, vero Carlo? È un quaderno, o meglio un diario!
Tuo non è di
certo. Allora è di Angela. Ti vedo sorpreso. Non credevi che lei fosse il tipo
di donna che tiene un diario segreto. Segreto anche per te, oltretutto. Sai che
cosa dovresti fare, vero? Dovresti metterlo nel suo comodino o nel suo armadio.
Tra le sue cose, insomma. Invece che fai? Lo apri? Lo stai leggendo? No, Carlo,
così proprio non va!
26 agosto 20XX
Oggi è stata un’altra splendida giornata. Ho
detto a tutti che andavo ad una riunione improvvisa, invece mi sono vista con
Marco. È stato stupendo! Due ore solo per noi. Il mondo chiuso fuori. Le sue
mani meravigliose mi hanno fatto provare emozioni incredibili!
Ti vedo
allibito, Carlo. Capisco anche perché. Quelle parole sono state un veleno
mieloso, che ti è colato nell’anima. Raggelandola.
Fermati ora.
Non leggere più quelle frasi deliranti. Non guardare quei cuoricini infantili,
da diario delle medie, con le iniziali A e M, sparsi su tutte le pagine.
14 luglio 20XX
La sua bocca e le sue mani! Abbiamo fatto
l’amore in macchina, dopo la cena con gli altri colleghi. Non so come ho potuto
tornare a casa questa notte. Sono ubriaca e soddisfatta. Eccitata. Sento il suo
profumo addosso. Lo amo!
La cena coi
colleghi. Ecco perché Angela aveva tardato tanto!
Appoggiati un momento Carlo. Siediti. La tua Angela non può essere così. Lo avresti
capito da qualche suo atteggiamento. O forse non hai voluto capire. Sei stato
accecato dall’amore? Non l’hai vista fuggire, allontanarsi. E ora l’hai persa.
Carlo rimani
seduto. Non alzarti. Ti è anche scivolato l’asciugamano. Sei nudo. E pazzo!
Lascia stare
le sue piante.I fiori a cui lei tiene tanto. Non lanciare i vasi per
l’appartamento. Non svellere le tenere radici. Non strappare le pagine di quel
diario. I piatti no. Smettila! Stai distruggendo la vostra casa, non ti
accorgi?
Cosa vedono
i tuoi occhi se non la tua Angela tra le braccia di quell’uomo. Ti getti sul
letto, ma niente ti fa soffrire di più, che immaginarla lì, tra quelle
lenzuola, abbracciata a lui.
Dov’è finita
la tua ragione, Carlo? Se n’è volata sulla Luna in mezzo alle Ragioni smarrite
di quasi tutti gli altri uomini? Chi mai potrà riportartela?
Ti vedo
girarti e rigirarti tra le lenzuola, che bruciano come la pelle di Nesso.
Finalmente ti alzi. Ma smetti questa tua furia. Non distruggere più le tue care
cose.
Dove vai
ora? Sul terrazzo?
Vedi la
città che si stende ai tuoi piedi, indifferente. Vedi che le vite degli altri
continuano.
Allora gridi
Carlo. Urli il tuo dolore. Come un animale pazzo. Come una fiera disperata.
Come un uomo che ha perso tutto.
E ti
arrampichi sul davanzale. Sotto di te la gente continua a fare la spesa, a
pagare le tasse, a lavorare e a vivere.
Mentre tu?
Il dolore tragico che senti è superiore a tutto questo? Credi di essere il
primo e magari l’unico a provarlo? Ti sbagli, mi spiace.
Smettila di
urlare ora. Andrò io a cercare l’ampolla cristallina col tuo senno. Lo
prometto.
Rimani lì, nudo
e scarmigliato, a gettare sui passanti le tue grida senza senso e gli ultimi
vasi. Ti guardano da laggiù e fanno ruotare l’indice intorno alla tempia. Non
vedi? Sussurrano. Non senti?
Carlo stai
attento. Oh no, scivoli! Stai cadendo, Carlo.
Atterri sul
tetto di un’auto parcheggiata in strada. Sfondandolo.
Mentre il
dolore ti mozza il respiro, alcuni pensieri incoerenti vagano nella tua mente.
Stai
pensando a ieri sera, mentre guardavi la partita in cucina. Angela è arrivata
con la sua amica. Si sono fatte una tisana e hanno chiacchierato tutta la sera
sul divano. Ricordi ora?
Li hai
giudicati discorsi da donna. Non hai origliato, perché sei un galantuomo.
Poi l’amica
di Angela se n’è andata. Come si chiama? Anna, stupido.
Il tuo
sguardo allibito dice tutto Carlo. Hai capito ora?
Addio.
___
questo è un colpo duro, i tuoi finali sono sempre non scontati.
RispondiEliminaBello....mi ha ricordato il narrare di Sclavi....ma a meta' racconto ero gia' al finale.....
RispondiEliminaBellissimo!... Complimenti!
RispondiEliminaHo apprezzato molto il riferimento all'Orlando Furioso.. Complimenti.. Bella tecnica narrativa, d'impatto..
RispondiEliminaGrazie del commento e grazie di averlo riconosciuto...
EliminaBel colpaccio finale!
RispondiEliminaDai, Ago...riscrivilo e asciugalo un po', così da renderlo ancora più duro. Troppi giudizi, troppe considerazioni..lo stupore gelido della rivelazione si smarrisce. Una bella idea e bene approcciata, ma troppe parole, troppa punteggiatura..troppo.
RispondiEliminaTanti complimenti per il breve racconto. Scritto fluido e veloce, ti trascina all'interno della narrazione. Bello davvero, ma sto cercando di arrovellarmi sul finale. C'è qualcosa che mi sfugge... il che è buono perch vuol dire che lo scritto è di qualità, ma mi lascia anche con questo interrogativo insopportabile...
RispondiEliminaCiao Anonimo, grazie per il tuo apprezzamento. Il racconto all'Orlando Furioso. Forse lì puoi trovare la soluzione...
EliminaRacconto di notevole spessore AGO,leggendolo mi è venuta una fitta allo stomaco,sarò ripetitivo ma son tutti belli i tuoi racconti,con colpi di scena ben realizzati e finali inaspettati
RispondiEliminaAnch'io come l'utente "Anonimo" sono attanagliato da dubbi però uno in particolare:
Ma il diario di chi era?Di Angela o di Anna?
Se fosse di Angela strano che il protagonista non avesse riconosciuto la calligrafia della moglie....ma c'è da dire che comunque è possibilissimo,la furia e la rabbia accecano e annebbiano in toto la mente,è vero che molta gente si lascia o si uccide per colpa di tradimenti,di litigate...ma molto spesso accade anche per colpa di malintesi (NON io in questo ultimo caso).
AGO una delucidazione sul finale per favore?Vorrei approfondire.
Il Diario è di Anna. Nel poema ariostesco Orlando impazzisce perché trova chiarissimi riferimenti all'amore di Angelica per Medoro. Qui Carlo sbaglia di brutto e perde la testa.
EliminaUn altra prova di come sia difficile fidarsi di un'altra persona.
Grazie per la delucidazione AGO!
RispondiEliminaLa fiducia?E già difficile avere fede in DIO (e scusa il gioco di parole)che sta sopra ogni cosa,figurati per la persona che ami.
Nel mio caso la fiducia è stata data a questa persona nella maniera più assoluta,per poi andando a barcollare anni dopo.
Guarda ti dico questo:
In nove anni mi son capitate diverse occasioni,e credimi mi è stato difficile respingere altre donne,sguardi invitanti,ammiccamenti che mi facevano inebriare e credimi questi rifiuti mi son costati cari,le ragazze in questione si son sentite offese da questo rifiuto passando per....
Credo che comprendi cosa voglia dire
ma...io fedele fino alla fine...e lei invece stronza fino alla fine!!!
AGO non so pentirmene o no...mi rimane questo dubbio
Non è stat
non è stato corretto da parte sua questo è poco ma sicuro!!!
RispondiEliminacredo che esista un DIO (sennò questa vita terrena non avrebbe senso) almeno la consapevolezza che ho agito in buona fede e questo non me lo leva nessuno
È sempre meglio avere rimorsi che rimpianti
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