sabato 14 maggio 2011

Sono pronto

Sono pronto. Una nuova missione per me, che in fondo è uguale a tutte le altre. Ma non importa. Sono guidato da un potere superiore, che vede al di là delle azioni contingenti e mi conduce al fine ultimo.
Attraverso una selva oscura irta di pericoli mi incammino a passo sicuro verso la mia meta. Devo salvare la principessa e con lei tutto il Regno. Il destino di un’intera nazione è nelle mie mani. Sono pronto. Dunque cominciamo.
I primi nemici si avvicinano. Sono creature orribili uscite dall’incubo folle dello Stregone Nero. Mi attaccano con artigli e corna e bastoni, ma la mia spada è intrisa della magia bianca. Contro di lei non hanno scampo. A volte alcuni di loro mi colpiscono, ma per ora sono deboli e le ferite lievi. I veri pericoli devono ancora arrivare.
Nelle mie orecchie risuona la dolce musica degli elfi. È una melodia arcana che mi incoraggia e mi da forza.
Un passo dopo l’altro, un nemico dopo l’altro. Duelli cruenti dai quali esco vincitore, mentre il mio potere cresce.
Durante il cammino mi capita di trovare oggetti che mi saranno d’aiuto. Una volta proprio dietro a questo masso che sto ora superando trovai un arco incantato, che mi permetteva di scagliare frecce magiche dall’enorme potere distruttivo. Questa volta no. Non importa. Sono sicuro che ne troverò altri.
Ho superato molti pericoli. Ho attraversato la Foresta Oscura, superato il confine del Regno e valicato le Montagne del Tuono. Sono sceso nelle viscere della terra sconfiggendo i mostri e i nemici più feroci. E sono arrivato al castello dello Stregone Nero.
Ogni passaggio è un labirinto pieno di malvagi trabocchetti. Dietro ogni angolo si celano nemici pronti a tutto. Ma alla fine eccomi qui. Di fronte a Lui. Allo stregone che ha infettato col suo morbo tutto il Regno. Alle sue spalle la principessa è incatenata. Inerme.
Parto all’attacco ma la lotta è impari. Lui ha mille anni di malvagia esperienza alle spalle. Mentre è come se io fossi nato da poco.
Un affondo della mia spada lo ferisce e gli fa perdere le forze per un attimo. Lui è sfuggente. Ho bisogno di aiuto ma la mia guida, quel potere superiore che mi è stato vicino finora, è insufficiente. Un incantesimo, poi un altro. Sono avvolto da colonne di fuoco e tempeste di ghiaccio. Non riesco neanche a raggiungerlo. Ah se questa volta avessi trovato l’arco incantato! Non ce la faccio più. Sento la mia forza vitale che se ne va. Ecco il suo attacco finale: una nera fiamma di puro Male. È finita

IIIOOOIOIIIOOOOOOOIIIOIOIOIIIIIOOOOOOOOIOIIOOIIIIOOOI...

GAME OVER

Una nuova missione per me, che in fondo è uguale a tutte le altre. Ma non importa. Sono pronto.

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6 commenti:

  1. racconto da vecchio videogioco di bar :)

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  2. Racconto ispirato ad un videgioco,....m qual'è?
    Dall'immagine e dal racconto mi pare di capire che si tratti Golden Axe...dico bene?
    Nelle sale giochi i giochi fantasy ce n'erano parecchi e ovviamente non ci ho mica giocato a tutti.
    Parlando del racconto,anche questo me lo son letto tutto d'un fiato e mi è piaciuto molto,anzi...mi hai fatto venire nostalgia dei bei vecchi andati.
    E vero non giocavo molto nelle sale giochi ma ho avuto il Commodore 64 e Amiga 500...quanti spensierati pomeriggi!

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    1. A volte non capisco se quei pomeriggi immersi in mondi digitali siano stati sprecati o vissuti nel modo giusto.
      Mi rimane il dubbio

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  3. Nel mio caso sprecati perchè l'adolescenza lo passata troppo coi videogiochi e con i film e questo non mi ha permesso di "vivere" il mondo fuori.
    I miei coetanei avevano le fidanzatina mentre io pomeriggi a giocare a Fifa o a GTA.
    Dopo i 20 anni ho cominciato a "esplorarlo" questo mondo (discoteche,qualche ragazza,feste) ma tutto mi era nuovo,strano...per poi fidanzarmi con una ragazza (per nove anni)che mi ha letteralmente imprigionato e fatto molto spesso del male.
    E forse questi nove anni perduti sono stati peggio degli anni trascorsi coi videogiochi.
    AGO ho sempre la curiosità:
    Ma il racconto si ispira al celebre videogioco della SEGA ossia Golden Axe?

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    1. I miei pomeriggi sono stati pieni di libri, film, cartoni animati e video giochi. Nemmeno io frequentavo troppe ragazze o discoteche. A volte me ne pento.
      Si, Golden Axe è alla base del racconto!

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