venerdì 22 febbraio 2013

Un tempo - poesia



Un tempo una sottile linea ci divideva.
Pensavamo di averla superata
Ma ora è un fossato, un dirupo, un muro.
Come abbiamo potuto non accorgercene?

___
una poesia di AGO

martedì 12 febbraio 2013

Ultimo respiro - racconto breve


L’aria non vuole essere risucchiata da quella bocca dischiusa e immobilecome una caverna nel fianco decrepito di una montagna.
Allora l’aria si vendica. Screpolando le labbra. Gonfiando la lingua. Seccando la gola.
Quando viene espulsa dagli stanchi polmoni, quell’aria che è divenuta respiro si ritrova quasi intatta e si pente delle sue cattiverie. Ma ormai.

martedì 5 febbraio 2013

giovedì 24 gennaio 2013

Underground - racconto breve


Me ne sto appoggiato alla colonna di fumo della mia sigaretta autoprodotta. Vorrei avere un’aria alla Jigen, ma non.
La pioggia bagna questa stupida città. Mentre me ne sto seduto al bar, vicino alla finestra, mi sento in bianco e nero.
Davanti a me un bicchiere. Dentro la mia medicina. Un whiskey. Di quello buono.
Endi sta consumando il banco del bar con uno straccio che ha visto giorni migliori. Intanto mi getta un’occhiata. Frater.

venerdì 18 gennaio 2013

I Vendicanti - fiaba nera


Una sera. Pioggia.
Entro nel vicolo attento a non cadere nelle luride pozzanghere.
Un’altra serata schifosa di una giornata schifosa. Un lavoro schifoso.
Sento un rumore strano davanti a me. Nessun altro suono dalla città affannata. Solo un cigolio e zoccoli. Sull’asfalto. Latta contro legno e campanelli d’argento.

mercoledì 2 gennaio 2013

La Regina Orsa - fiaba


Quella notte la Regina Fjarna era seduta sul trono, tenendo in braccio la piccola principessa, profondamente addormentata.
La città era colma del canto lugubre delle spade, che invocavano il loro tributo di sangue.
Mentre il re con i suoi guerrieri combatteva strenuamente i nemici per le strade, la Regina attendeva il vero avversario. La nera strega dei monti Adur.

venerdì 14 dicembre 2012

La Villa - racconto noir (Dellastiara, ep. 1)


Finalmente ci sono! Ecco la casa di quel bastardo. Da mesi sono sulle sue tracce. Da mesi sono ad un passo per agguantare quel maledetto e vendicare le decine di vittime che lordano la sua coscienza. E la mia.
Ha ucciso donne e uomini. Ha torturato e ucciso. Ha danzato intorno e dentro i corpi vivi e massacrati. Le scene dei delitti sono sempre state orge di sangue. Trasudanti dolore. Le grida di quei poveretti sembravano ancora rimbalzare sulle pareti, testimoni mute di quella follia mortale.
Ad ogni plenilunio qualcuno moriva.

mercoledì 12 dicembre 2012

Notte insonne - Haiku (sbagliato)



Disteso accanto al tuo
caldo corpo sopito,
ti desidero.

___
un haiku di AGO

mercoledì 14 novembre 2012

Occhi - racconto breve

 
Non guardarmi con quegli occhi. Verdemare immenso e umido.
Mi perdo dentro quello sguardo. Lo sai. Mi perdo ancora. Nonostante tutto quello che è successo tra noi.
Quei tuoi occhi grandi e profondi erano per me un oceano di sentimenti caldi e avvolgenti. Lo sono ancora.
Mi smarrivo sentendomi osservato da te. Divenivo goffo. Impacciato. Un bambino sotto lo sguardo di una madre severa.

lunedì 22 ottobre 2012

Condanne eterne - racconto breve


Vieni Raamiel, corri. Hanno combinato un casino!
Cosa c’è Tamiel? Non posso stare molto lontano dal mio posto. Sono di turno.
Lo so. Però guarda laggiù. Caspita. È veramente incazzato!
Raamiel lanciò uno sguardo oltre le dimensioni fino a giungere al Giardino.
Una donna nuda, si stava coprendo il pube con una mano mentre con l’altra si faceva maschera degli occhi. Inondato di lacrime il volto era atteggiato ad un pianto disperato. Smorfia teatrale.
Accanto a lei l’uomo teneva le mani giunte e il capo chino. In ginocchio. Anche dai suoi occhi sgorgavano abbondanti lacrime.

lunedì 15 ottobre 2012

mercoledì 19 settembre 2012

Brodo - racconto breve


Paolo apre la porta della sua camera. College salesiano stile USA.
Lo sguardo gira intorno, desolato. Bastardi, pensa.
Bastardi, dice tra i denti serrati. La testa oscilla a destra e sinistra. Incredula.
Una mano si muove da sola per coprire viso e occhi. Per nascondere lo spettacolo straziante.
Muove un passo Paolo. Entra. Rumore dell’uscio chiuso.
Ogni mobile della camera, letto, armadio, comodino, scrivania e sedia, mensole, libreria è stato smontato. Ogni elemento di ogni mobile è impilato in ordine decrescente nei vari angoli.

mercoledì 29 agosto 2012

Furioso - racconto breve


Rientra a casa Carlo, dai. Non volevi preparare una romantica cenetta per la tua dolce mogliettina? Quanto ami Angela, eh Carlo? Quanto le hai sacrificato della tua vita, sull’altare di quello strano dio che chiami Amore?
Anche oggi nonostante la follia del lavoro, le fatiche e lo stress, ti sei ritagliato mezza giornata di permesso tra le maledizioni del tuo capo, solo per tornare a casa prima e cucinare per lei. Magari per portarla al cinema. E poi? La notte è giovane, si sa.